IL VECCHIO MALVEZZO DELLA SINISTRA DI FALSIFICARE LA STORIA!
COME IL SOCIALISTA VINCENZO GIOVANNONE, SINDACO DI ISOLA DEL LIRI DAL 1908 AL 1909, FALSIFICO' IL GONFALONE COMUNALE.
Dal rapporto del Sottoprefetto di Sora n. 155/Gab. in data 29 giugno 1903 trascrivo il profilo politico di Vincenzo Giovannone, il quale, noto per le sue idee rivoluzionarie ed anticlericali, fu eletto Sindaco di Isola del Liri nel 1908. E’ certo che fu sua la decisione, nel breve periodo della suo mandato, di cambiare arbitrariamente il gonfalone contro il parere dell’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva disposto di attenersi allo stemma antico di Isola del Liri:
“ Invece – si legge nel rapporto del Sottoprefetto di Sora – in quel tempo tornava in Isola da un giro canzonettistico, Vincenzo Giovannone, il quale vuolsi che nelle sue peregrinazioni in Germania, ripartisse i suoi favori a certe Langelle, madre e figlia, con le quali era partito da Isola mesi prima. Il Giovannone, incisore in legno di cilindri per carte parati, si era fatto notare nelle lotte elettorali politiche che dal 1892 in poi avevano infierito nel Collegio di Sora. Suo mentore era l’avv. Bernardo Nardone da Arce, il quale a Napoli da repubblicano si era trasformato in socialista.
Nel 1895 il Giovannone, in grazia delle sciagure e della gelosia fra gli industriali d’Isola, fu eletto Consigliere comunale. Povero d’ingegno, poverissimo di cultura, giovane ed inesperto della vita, ambizioso e suggestionabile, divenne in Consiglio Comunale il portavoce degli oppositori per interessi contrari a quelli municipali”.
Ciò premesso, mi è gradito precisare che il 28 ottobre 1994, a pochi mesi dalla mia elezione a Sindaco di Isola del Liri, dopo aver scoperto per caso che lo Stemma e il Gonfalone del Comune di Isola del Liri erano stati "falsificati", furono chiesti chiarimenti all'Ufficio araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri che in data 21 novembre 1994 rispose: "Si comunica che nel fascicolo "Isola del Liri", conservato dall'Archivio Centrale dello Stato, si conserva una deliberazione del 1908 relativa a un ventilato cambiamento dello stemma di codesta Città, NON seguita da atti ufficiali; è conservata altresì una relazione del 9 giugno 1909, a cura del museo provinciale Campano di Capua, relazione che sostiene la piena validità dello stemma storico. Alla deliberazione del 1908 è allegata una fotografia dello "STEMMA ANTICO", la quale mostra in alto le due chiavi decussate sormontate dalla TIARA; la ROCCA O TORRIONE, torricellato di tre pezzi, con alto cornicione recante la scritta "INSULA FILIORUM PETRI"; i due gamberi posti sui fianchi del torrione".
Successivamente l'Archivio araldico, nel precisare che Isola del Liri si fregiava del titolo di CITTA', informò che con nota del 3 febbraio 1995 l'Archivio di Stato di Caserta aveva trasmesso la fotocopia di un certificato rilasciato dal Sindaco di Isola del Liri nel 1897, dove il motto INSULA FILIORUM PETRI non era posto sulla torre, ma sulla "lista bifida" tipica per i motti, sotto lo scudo.
Scoprimmo, perciò, che all'inizio del Novecento, sotto l'impulso iconoclastico del socialista "rivoluzionario" Pietro Giovannone, infuriò ad Isola del Liri una violenta politica anticlericale contrastata dai cittadini della Selva più vicini alle posizioni del clero locale. Le iniziative del Giovannone portarono alla eliminazione anche del Crocifisso dal carro funebre, sostituito da una lampada votiva, e alla soppressione dallo "stemma antico" di ogni riferimento alla presenza della Chiesa nella Città delle Cascate; decisione quest'ultima adottata di fatto e "non seguita da atti ufficiali" . All'uopo, è opportuno ricordare che il papa Gregorio XIII era il padre del Duca Giacomo Boncompagni. Fu eliminato dal Gonfalone anche il titolo di CITTA' di cui si fregiava Isola del Liri, preferendo quello di Comune connesso alla "Comune" di Parigi, uno dei riferimenti più importanti del massimalismo dell'epoca.
Nel 1995, nel corso di una commovente e affollata cerimonia svoltasi nella Chiesa di S.Lorenzo, fu presentato il nuovo, anzi l'antico, Gonfalone della CITTA' di Isola del Liri, riportato al suo originario splendore, secondo le prescrizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ufficio Araldico).
Il vecchio Gonfalone fu consegnato al Parroco dell'epoca, Don Domenico Ferri, che lo conservò nella Cappella della Madonna di Loreto, Patrona della CITTA'.
Ultimi commenti
11.09 | 09:59
Sembrano disinteressati ma se sollecitati e soprattutto responsabilizzati danno il meglio di loro
11.09 | 09:58
Caro senatore, oggi individuare ‘giovani di centrodestra’ è difficile! I ragazzi sono figli del loro tempo (questo) e non piace loro essere classificati o incasellati! Secondo me vanno solo stimolati
11.09 | 09:12
Caro Maurizio, senza la partecipazione dei giovani, specie quelli di centrodestra, la mia proposta rischia di diventare un "discorso ai sordi".
10.09 | 08:37
Finalità condivisibili! Occorre l’impegno di molti e sicuramente vanno coinvolti i giovani intorno a progetto di più ampio respiro e ambizioso!