IN MANCANZA DELLA RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL CENTRO STORICO E DELLA VALORIZZAZIONE DELLE CASCATE, ISOLA DEL LIRI INCONTRERA' SEMPRE COMPRENSIBILI DIFFICOLTÀ DA PARTE DELL'UNESCO.
E' VERO CHE LA STORIA NON SI FA CON I SE, TUTTAVIA SE IN QUESTO ULTIMO VENTENNIO SI FOSSERO ULTIMATE TUTTE LE OPERE PREVISTE DALLA GRANDE PROGETTUALITA' DEGLI ANNI '90, FINANZIATA DALL'UNIONE EUROPEA PER OLTRE CINQUANTA MILIARDI DI LIRE A VALERE SUI FONDI STRUTTURALI (80% A FONDO PERDUTO), LA PROPOSTA DI "ISOLA CITTA' CREATIVA" AVREBBE AVUTO BEN ALTRA CONSIDERAZIONE.
PERTANTO, MENO FUMISTERIE E PIU' CONCRETEZZA, RIPORTANDO ALLA LUCE I VECCHI PROGETTI.
Nel 2015, l'Associazione "Scorrendo con il Liri", guidata da Marino Freddo e assistita legalmente dall’avv. Debora Bovenga, iniziò un proficuo dialogo con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Dal 2016, il programma sportivo-culturale annuale elaborato e proposto dall'Associazione ha ottenuto l'Alto Patrocinio morale della predetta Commissione, per meriti scientifici e culturali. Un riconoscimento non scontato, guadagnato sul campo anno per anno grazie al lavoro serio, puntuale e di valore svolto da cittadini competenti e di buona volontà. Un operato di alto profilo che ha ben presentato la Città di Isola del Liri, cuore pulsante del progetto, presso la pregiata Commissione.
Il 13 ottobre 2017, la Fondazione Piergiorgio Magliocchetti organizzò il Convegno: “La Cascata Grande: patrimonio mondiale dell’umanità”, proponendo al Consiglio comunale la bozza di un atto deliberativo che si riporta testualmente:
“IL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DEL LIRI CONVOCATO IN SEDUTA STRAORDINARIA.
PREMESSO
- che il 16 novembre 1945 è stata firmata la Costituzione dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura);
- che la Conferenza generale dell’UNESCO riunita a Parigi dal 17 ottobre al 21 novembre 1972 in diciassettesima sessione, avendo “costatato che il patrimonio culturale e il patrimonio naturale sono sempre più minacciati di distruzione non soltanto dalle cause tradizionali di degradazione, ma anche dall’evoluzione della vita sociale ed economica che l’aggrava con fenomeni d’alterazione o distruzione ancora più temibili, e che la degradazione o la sparizione di un bene del patrimonio culturale e naturale è un impoverimento nefasto del patrimonio di tutti i popoli del mondo”;
- che la protezione di questo patrimonio su scala nazionale rimane spesso incompleta per l’ampiezza dei mezzi necessari a tal fine e per l’insufficienza delle risorse economiche, scientifiche e tecniche del paese sul cui territorio il bene da tutelare si trova;
- che l’Atto costitutivo dell’UNESCO prevede il mantenimento, il progresso e la diffusione del sapere promuovendo la conservazione e protezione del patrimonio universale, e – a tal fine - raccomanda ai popoli interessati l’approvazione di apposite convenzioni internazionali;
- che le “convenzioni, raccomandazioni e risoluzioni internazionali esistenti in favore dei beni culturali e naturali dimostrano l’importanza, per tutti i popoli del mondo, della tutela di questi beni UNICI e INSOSTITUIBILI indipendentemente dal popolo cui appartengono, e che certi beni del patrimonio culturale naturale offrono un interesse eccezionale che esige la loro preservazione come elementi del patrimonio mondiale dell’umanità”;
- che “certi beni del patrimonio culturale naturale offrono un interesse eccezionale che esige la loro preservazione come elementi del patrimonio mondiale dell’umanità”;
- che “dinanzi all’ampiezza e alla gravità dei nuovi pericoli spetta alla collettività internazionale di partecipare alla protezione del patrimonio culturale e naturale di valore universale eccezionale mediante un’assistenza collettiva che, senza sostituirsi all’azione dello Stato interessato, la completerà efficacemente”;
- che “è indispensabile adottare a tal fine nuove disposizioni convenzionali per attuare un efficace sistema di protezione collettiva del patrimonio culturale di valore universale eccezionale, organizzato permanentemente e secondo metodi scientifici e moderni”.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DEL LIRI,
TENUTO CONTO
che l’art. 2 della Convenzione dell’UNESCO definisce “patrimonio naturale” “i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale”.
CONSDERATO
che il successivo art. 3 stabilisce che “l’identificazione e la delimitazione dei beni naturali spettano a ciascuno Stato partecipe della presente Convenzione, che deve compilare, ogni 5 anni, una Lista propositiva di Siti.
ATTESO
che la domanda di inserimento nella Lista propositiva deve essere inoltrata dal Sindaco al Governo (Ministero dell’Ambiente) che, a sua volta, trasmette la richiesta di candidatura al Centro del Patrimonio Mondiale che ha sede a Parigi;
PRESO ATTO
che la CASCATA GRANDE di Isola del Liri, unica al mondo all’interno di un centro storico medievale, risponde al requisito di UNICITA’ richiesto dalla Convenzione dell’UNESCO;
DELIBERA
di chiedere al Governo (Ministero dell’ambiente) l’inserimento della CASCATA GRANDE di Isola del Liri nella Lista propositiva dei siti da segnalare all’UNESCO per la candidatura a PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’.”.
***
Il Consiglio comunale approvò all’unanimità l’atto deliberativo proposto dalla Fondazione Piergiorgio Magliocchetti, ma allo stato dei fatti non sembra che il Sindaco e la Giunta abbiano dato corso alla relativa procedura.
ORA, IN CAMPAGNA ELETTORALE, LA MAGGIORANZA CONSILIARE USCENTE TENTA FURBESCAMENTE DI APPROPRIARSI DELLE SUDDETTE INIZIATIVE SENZA PERO' AVERE RIMOSSO GLI OSTACOLI CHE IMPEDISCONO LA REALIZZAZIONE DEI PREDETTI SCOPI.
Ultimi commenti
11.09 | 09:59
Sembrano disinteressati ma se sollecitati e soprattutto responsabilizzati danno il meglio di loro
11.09 | 09:58
Caro senatore, oggi individuare ‘giovani di centrodestra’ è difficile! I ragazzi sono figli del loro tempo (questo) e non piace loro essere classificati o incasellati! Secondo me vanno solo stimolati
11.09 | 09:12
Caro Maurizio, senza la partecipazione dei giovani, specie quelli di centrodestra, la mia proposta rischia di diventare un "discorso ai sordi".
10.09 | 08:37
Finalità condivisibili! Occorre l’impegno di molti e sicuramente vanno coinvolti i giovani intorno a progetto di più ampio respiro e ambizioso!